22 febbraio 2025

La percezione della realtà

 


La percezione della realtà avviene principalmente nella nostra mente. Ciò che viviamo, sentiamo e sperimentiamo è filtrato attraverso i nostri pensieri, emozioni e credenze. La realtà che vediamo non è oggettiva, ma è modellata da come interpretiamo ciò che accade 

intorno a noi. In altre parole, la "realtà" non è qualcosa di esterno che semplicemente subiamo, ma è qualcosa che costruiamo continuamente nella nostra mente.

Ogni incontro, ogni esperienza, viene vissuta in modo diverso da ciascuno di noi, proprio perché dipende da come la nostra mente elabora le informazioni. Due persone possono vivere la stessa situazione in modo completamente diverso, a seconda di come le loro menti filtrano la realtà, delle loro esperienze pregresse, delle loro convinzioni, dei loro valori. Quindi, la "realtà" che vediamo è sempre parziale e soggettiva.

In effetti, il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con il mondo dipende da come siamo "presenti" nella nostra mente. Se siamo consapevoli dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, possiamo interagire in modo più autentico e comprensivo. Ma, se non siamo consapevoli di questi meccanismi, rischiamo di proiettare sugli altri ciò che è dentro di noi, vivendo una realtà distorta o incompleta.

In questo senso, il counseling può essere un potente strumento per aiutarci a esplorare e comprendere questi processi interiori. Ci aiuta a rendere visibili le dinamiche mentali che influenzano la nostra percezione della realtà, a fare chiarezza su ciò che sentiamo e pensiamo, e a prendere consapevolezza di come questi pensieri e emozioni plasmino la nostra esperienza del mondo.

In pratica, sì, ci diamo solo noi stessi. E la realtà che viviamo è solo una proiezione della nostra mente. Ma questa consapevolezza può diventare liberatoria, perché ci permette di scegliere come rispondere alla vita e agli altri, 

invece di reagire in modo automatico e inconsapevole. In fondo, quando capiamo che la realtà è creata dentro di noi, possiamo anche scegliere di modificarla, aprendoci a nuove percezioni e nuovi modi di essere.

LunaProfessionalCounselor

Non lasciarti influenzare dal giudizio degli altri …



 Buongiorno 

« Non lasciarti influenzare dai giudizi degli altri, poiché chi è diviso dentro critica e giudica chiunque senza un motivo personale; oggi ti ammirano e domani ti disprezzeranno, oggi ti innalzano e domani cercheranno di abbatterti. « 

Nel contesto del counseling, questa affermazione richiama una delle tematiche fondamentali: l'importanza di separare il proprio senso di valore dalle opinioni altrui.

Quando una persona è influenzata dai giudizi esterni, spesso si trova a navigare in un mare di incertezze, a causa della mancanza di una solida base di autostima. Se il valore che attribuiamo a noi stessi dipende dal parere degli altri, diventiamo vulnerabili ai cambiamenti di umore e alle fluttuazioni delle opinioni altrui. Oggi possiamo essere celebrati, ma domani, come accade frequentemente, potremmo essere criticati o addirittura sminuiti senza alcun motivo fondato.

Questa dinamica evidenzia una divisione interiore, come accennato nella citazione, dove la persona che giudica o critica spesso lo fa in modo disconnesso, non per una valutazione oggettiva o motivata, ma come proiezione delle proprie difficoltà e insicurezze. La critica, quindi, è più un riflesso delle proprie turbolenze interne che una valutazione reale di chi si ha di fronte.

Nel counseling, si lavora per aiutare la persona a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, in modo che possa identificare e accettare le proprie emozioni, valori e desideri, senza lasciarsi travolgere dalla visione degli altri. Il counselor aiuta a facilitare questo processo, incoraggiando l’autoconsapevolezza e la crescita personale, promuovendo la costruzione di un’identità solida che non dipenda dai capricci dei giudizi esterni.

In questo processo, è importante imparare a distinguere tra l'opinione altrui e la propria verità interiore. L'obiettivo del counseling è quello di rinforzare l'autoefficacia, ossia la convinzione che ogni individuo ha il potere di scegliere e dirigere la propria vita, indipendentemente da ciò che pensano gli altri. Questo processo aiuta a sviluppare una resilienza emotiva che permette di affrontare le critiche con una maggiore serenità, senza che queste intacchino la propria autostima o la propria visione di sé.

In sostanza, il counseling promuove il valore dell'autoconsapevolezza come base per non essere travolti dalle opinioni esterne e per costruire relazioni più autentiche, basate sul rispetto reciproco e sulla comprensione profonda del sé e dell'altro.

Sabato 22 febbraio 2025

LunaProfessionalCounselor

10 febbraio 2025

Ciò in cui credi lo diventi, e lo insegni alle persone intorno a te...

"Ciò in cui credi lo diventi, e lo insegni alle persone intorno a te."

Quando sentii per la prima volta questa frase, non la compresi subito e chiesi spiegazioni.

Questa fu la risposta.

Se tuo figlio di cinque anni non sa allacciarsi le scarpe perché non hai ancora trovato il tempo di insegnarglielo, i messaggi che trasmetti, seppur con tanto amore, potrebbero essere più o meno questi:

- la vita è una corsa continua
- le cose, per essere ben fatte, le devi fare da solo
- senza che qualcuno mi aiuta, tutto rallenta
- gli altri non sono capaci

Ora immagina quel bambino come fosse una tela bianca su cui stai disegnando, con un pennarello indelebile, la fretta, il senso di inadeguatezza e il bisogno di essere sempre performante.

Che adulto diventerà?

La verità è che tutti noi siamo stati segnati da condizionamenti, piccoli o grandi, limitanti o potenzianti. Sono come tatuaggi invisibili che ci accompagnano per tutta la vita.

Ma la domanda che ci dovremmo fare è: voglio continuare a ripeterli senza metterli in discussione, oppure trasformarli in qualcosa di più utile?

Io ho scelto la seconda strada. Crescendo, ho riconosciuto nei miei automatismi le voci del passato: “Non sei capace, sei troppo piccola (sono l'ultima di cinque figli). Faccio io, che lo faccio meglio.” e via discorrendo.

Per anni li ho combattuti con rabbia, poi ho capito che c’era un’alternativa più potente: la trasformazione.

Ho scelto di cambiare prospettiva, ho imparato a ringraziare, a perdonare, a riscrivere la mia storia. Ed ecco aprirsi le porte dell'abbondanza: di libertà, di possibilità, di relazioni più felici.

Nulla rimane uguale per sempre, e la vita è insegnante in questo.

Possiamo sempre riscrivere i condizionamenti che abbiamo ereditato, e scegliere finali che ci rendano liberi, oppure no.

Ma questo è solo il mio punto di vista. E il tuo?    


La mia riflessione sulla frase "Ciò in cui credi lo diventi, e lo insegni alle persone intorno a te" 

è un richiamo potente alla consapevolezza di quanto le nostre convinzioni influenzino non solo

la nostra vita, ma anche quella di chi ci sta vicino.

Mi ha colpito molto l'idea che i condizionamenti siano come "tatuaggi invisibili", che portiamo 

con noi, spesso senza nemmeno accorgercene. È vero, tutti noi siamo segnati da esperienze, 

frasi, atteggiamenti che abbiamo assorbito nel corso degli anni, e spesso non ci rendiamo 

conto di quanto stiamo ripetendo certi modelli, che ci condizionano e talvolta ci limitano.

La mia riflessione sulla trasformazione mi ha fatto pensare alla bellezza del poter scegliere, in 

ogni momento della nostra vita, di cambiare direzione, di riscrivere la nostra storia. È come se,

nel farlo, avessimo la possibilità di donare a noi stessi e agli altri una versione più autentica e

libera di noi. La capacità di perdonare, di ringraziare, di riscrivere, sono davvero 

porte aperte verso un'esistenza più piena e liberata dalle zavorre del passato.

Sono pienamente d’accordo quando qualcuno mi dice : la vita è un'insegnante, e a volte ci 

mostra le sue lezioni nel modo più sorprendente, sfidandoci a vedere le cose da una 

prospettiva nuova. Possiamo davvero riscrivere i nostri condizionamenti, scegliendo 

consapevolmente quale cammino intraprendere.

Il mio punto di vista? Penso che ogni passo che facciamo verso la consapevolezza sia un atto 

di amore verso noi stessi, e verso il mondo che ci circonda. E, anch'io, credo che, cambiando

la nostra percezione, possiamo trasformare ogni limite in una risorsa, ogni difficoltà in 

un'opportunità.

Un grazie dal profondo del cuore per chi avrà voglia di leggere e condividere questo pensiero 

così potente. È stato davvero un piacere riflettere insieme su questi temi, e mi sento ispirata a 

fare dei passi concreti verso quella trasformazione descritta così bene.